domenica 6 ottobre 2013

Ultimo giorno al lago

 - Prendi un altro panino, Titino mio.
 - No mamma, voglio il gelato!
 - Chissà che dirà Antonio quando verrà a sapere che...
Risate.
 - No, l'ho comprata ma è un bidone, consuma...
 - Del resto è l'apoteosi della falsità, Gina. Ma lo capisci che...
 - Vai a prendere la palla, scemo!
 - Deh, mica ci posso andare a nuoto!
Risate.
 - Ora ci lancio un sasso!
Splash.
Risate.
 - No! Si allontana!
 - Sei un idiota!
Risate.
 - Prendi il bastone, Cleo, va'!
 - Guarda come corre, tesoro, guarda che bel cane...
Pianto di bambino.
 - Eh, ora ha fame...
 - Che bello che sei...
 - No, noi abbiamo portato giusto due focacce così...
 - E tu che prepari ora?
 - Fisica 2 ma...
 - Ire! Falla lì dietro al cespuglio, chi ti vede?
 - Fermati Ivan, dove corri?
 - Ago mamma, ago!
 - Lago, Ivan, lago! Dio...
 - Ago mamma, AGO!
 - Belle le mutandine rosse, Ire! E tu spostati.

Che gente simpatica si incontra passeggiando sulle rive di un lago. Peccato che questo sia l'ultimo giorno.
Qui c'è gente che ride, che scherza, che mangia, che prepara esami, che governa i bambini.
Serenamente aprii la borsa, ne estrassi la pistola di mio nonno, me la puntai alla tempia e sparai.
Non parlò più nessuno, per lo meno.

Matteo Poccioni

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